giovedì , 21 Novembre 2024
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A QUANDO IL FATTORE FAMIGLIA NELLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI? – Forum delle associazioni familiari mantovane

Dieci sono i comuni al voto nel mantovano e sono circa cinquantamila i mantovani che si preparano alla prossima tornata elettorale di domenica 11giugno per rinnovare i primi cittadini di: Castiglione delle Stiviere, Goito, Sermide e Felonica, Moglia, Castellucchio, Bozzolo, Gazzuolo, Villimpenta, Pomponesco e San Giovanni del Dosso.

E’ a queste persone ( senza escludere i candidati a consigliere comunale) che  il Forum Provinciale delle Associazioni Familiari di Mantova si rivolge per portare un contributo al dibattito. La proposta mira ad un maggiore benessere sociale ed economico delle comunità locali ed alla costruzione di un futuro positivo per i bambini e ragazzi, nonché a qualificare la spesa pubblica con particolare attenzione ai soggetti più svantaggiati.

Oramai chi vive in mezzo alla gente e come dice Papa Francesco ‘puzza di pecora’ conosce bene l’affanno quotidiano di molti genitori per mantenere la propria famiglia. La prima e assoluta urgenza resta ancora il lavoro: sono ormai lunghi anni che il problema tocca adulti, giovani e famiglie. La vita della gente urla questa sofferenza insopportabile.
Sicuramente le scorciatoie, a cui sempre più italiani ricorrono, alimentando diversi populismi non servono.
E’ aberrante rispetto a questa realtà, la complicità dei governi con chi lucra sul gioco d’azzardo, si pensi ai 260 milioni di euro che ogni giorno in Italia si buttano nel gioco d’azzardo, distruggendo capitali e, più ancora, persone e relazioni.
Le famiglie devono essere aiutate a non rinunciare all’impegno e a riconoscere nella politica una forma alta di carità, cioè di servizio al popolo, attenta ad affrontare questioni quali il lavoro, la famiglia, i giovani, l’inverno demografico. C’è bisogno di sviluppare politiche familiari distinte dalle politiche sociali: fare un passaggio dalle politiche sociali riparative a favore delle famiglie alla co-progettazione e applicazione di “buone prassi” di politiche familiari attive che rispondano ai sogni, bisogni e diritti delle famiglie prese in considerazione nel ciclo ordinario di vita. Le famiglie all’interno di un territorio e di un’impresa creano una serie di relazioni e di legami che perdurano nel tempo e che rendono una comunità più sana e coesa. È proprio all’interno di una comunità che nasce il rispetto per l’altro, per la diversità di ognuno e che facilita un atteggiamento di confronto basato sulla condivisione, sul dialogo e sulla collaborazione. In questo contesto, le famiglie sono una risorsa importante per creare relazioni sociali attive, reti di solidarietà e di scambio di informazione e per coinvolgere i cittadini nel dialogo con le istituzioni e gli enti presenti.

Come Forum chiediamo ai candidati Sindaco di inserire nel proprio programma elettorale precisi impegni a misura di bambini e di famiglia, da realizzare con azioni di breve periodo (entro i primi 12 mesi di mandato) come le politiche tariffarie e il sostegno ai minori e soggetti deboli e con interventi di medio/lungo termine creando reti di mutuo aiuto tra famiglie. Il Sindaco è quella figura di riferimento nella comunità  per le famiglie che quotidianamente sono costrette a fare i conti con i problemi della casa, del lavoro che non c’è ancora o che si è perso, dei figli, dal tempo dell’asilo nido a quello dell’ingresso nel mondo del lavoro, dei genitori anziani o quelle giovani coppie che ancora scommettono sul matrimonio e che hanno voglia di un progetto insieme. Non solo occorre dare loro speranza ma la certezza che l’amministrazione non li lascerà soli e li sosterrà con servizi adeguati.
Purtroppo non esiste una incisiva politica che incoraggi e sostenga la natalità? In questo deserto sterile a seguito di un lungo percorso di semina e lotta in Lombardia finalmente si apre uno spiraglio per incidere su una fiscalità che riconosca la famiglia e i figli una risorsa da tutelare e  sostenere.
Finalmente il cosiddetto “Fattore Famiglia” che si propone da anni è una Legge della Regione Lombardia, perfettibile, certo, ma è un coraggioso inizio che offre speranza. Ai Comuni ora alimentare questa speranza perché: la Politica che vuol bene alla famiglia non è di destra o di sinistra, è semplicemente un atto di amore che ogni politico e ogni cittadino sono chiamati a svolgere per ringraziare di quanto si ha ricevuto in dono dalla propria famiglia”.

Facciamo in modo che le politiche familiari ripartono dal basso. Che vuol dire raccogliere le buone prassi del territorio, metterle in rete, raccontarle all’amico amministratore che abita nel paese vicino e moltiplicare per due, per tre, per cento le iniziative che servono per espandere il bene comune a misura di famiglia. La filosofia che sta alla base delle reti di ‘Comuni amici della famiglia’ è tutta qui. Un grande puzzle dove le tesserine sono autonome ma unite all’interno di una sola, grande cornice, ed è proprio questo spirito che ha sancito l’alleanza familiare di alcuni Comuni della Brianza e del Nord Milanese (Besana Brianza, Brugherio, Giussano, Muggiò e Seveso).

Un sindaco, un assessore, un consigliere attento alle necessità dei suoi concittadini, deve scegliere le priorità, valutando con concretezza, insieme con la mente e con il cuore, dove e come è possibile intervenire per migliorare non solo il proprio territorio, ma tutta la società italiana. Buon lavoro.

 

Marco Faroni

Presidente Forum delle Associazioni Familiari  Mantova

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