Superato il concetto tradizionale di welfare state è tempo di progettare ed attuare un nuovo sistema di welfare di tipo sussidiario e generativo. Un welfare che favorisca il protagonismo dal basso dei soggetti sociali e nel contempo susciti nuove energie e risorse. Tale prospettiva permetterà di trasformare i limiti economici e sociali imposti dalla crisi in opportunità di crescita e responsabilizzazione di tutti i soggetti sociali, come ci suggerisce il prof. Stefano Zamagni con la sua proposta di “economia civile”.
Muovendosi da questo presupposto, il Forum delle Associazioni familiari della Lombardia, l’AFI (Associazione delle famiglie italiane), le Acli, la Scuola di Economia Civile ed alcuni comuni della Bianza hanno condiviso la necessità di attivare e promuovere una Rete di Comuni Amici della Famiglia con lo scopo di favorire nella comunità locale lo sviluppo di buone pratiche a promozione e sostegno della famiglia, di azioni di mutuo aiuto familiare, di percorsi di collaborazione, solidarietà e sostegno reciproco tra le famiglie in un rapporto di co-progettazione tra le famiglie stesse e le istituzioni locali.
Dall’esigenza di un lavoro coordinato tra le istituzioni locali e le associazioni familiari nasce il progetto di Rete. Questa ha lo scopo di:
- attivare e favorire un sistema permanente di incontro e confronto dei Comuni tra loro e con l’associazionismo familiare per diffondere buone pratiche e stimolare percorsi di collaborazione progettuale e operativa che valorizzino il ruolo della famiglia nelle comunità locali;
- individuare e condividere buone pratiche per lo sviluppo e la qualificazione di politiche promozionali che valorizzino e potenzino le capacità, le idee, le esperienze concrete promosse dalle famiglie stesse;
- promuovere e favorire la partecipazione attiva e concreta delle famiglie sia singolarmente che associate ai singoli specifici progetti e alla realizzazione degli stessi;
- promuovere forme di sussidiarietà circolare fondata sulla collaborazione tra soggetti profit (imprese), no profit (organizzazioni di famiglie), pubblici (comuni) animati dal comune interesse al miglioramento dello stato di benessere delle comunità;
- promuovere la Rete stessa presso altri Comuni.
La Rete opererà attraverso alcuni strumenti quali il:
- tavolo intercomunale: strumento di elaborazione delle politiche con le famiglie, di programmazione e attivazione di progetti innovativi che mirino anche allo sviluppo dell’associazionismo familiare quale partner progettuale;
- tavolo comunale: al quale è affidata la programmazione, il reperimento dei finanziamenti finalizzati alle politiche familiari, la co-progettazione delle buone pratiche da realizzare e sostenere;
- fondo solidale: finalizzato a sostenere il reddito delle famiglie e l’economia di vicinato, alimentato sia attraverso una particolare scontistica sugli acquisti che l’azione dei Gruppi di Acquisto Familiare;
- sistema Family Pay: strumento di pagamento che realizza un gruppo di acquisto virtuale tramite una specifica ‘App’ da scaricare sul cellulare.